La situazione economica dell’Italia, con una previsione di crescita del PIL per il 2023 rivista al +0,8%, solleva notevoli complessità nella ricerca di risorse per la prossima manovra. In questo contesto, emergono proposte e dibattiti riguardo a possibili soluzioni, tra cui un nuovo condono edilizio.
Il contesto economico e il ritorno del Patto di Stabilità
Il 2023 si preannuncia come un anno cruciale per l’Italia, con il ritorno del Patto di Stabilità e la necessità di mantenere il deficit sotto controllo. Questa situazione ha spinto il governo a cercare nuove risorse, soprattutto considerando l’importanza di provvedimenti come il taglio del cuneo fiscale, che richiede un impegno finanziario significativo.
La proposta di Salvini sul mini-condono edilizio
Durante un intervento all’Assemblea di Confedilizia, il vicepremier Matteo Salvini ha sollevato la possibilità di un condono edilizio per piccole irregolarità architettoniche e urbanistiche. Si tratterebbe di errori di progettazione o realizzazione, di finestre o balconi abusivi, ad esempio, o ancora di difformità estetiche di lieve entità. Tutte casistiche che attualmente danno il là a diversi contenziosi aperti e che attualmente intasano gli uffici tecnici dei comuni. Ma siamo, è bene precisare, ancora nel campo dell’ipotesi. Tuttavia, Salvini ha escluso categoricamente la possibilità di condoni per grandi irregolarità, come costruzioni in zone sismiche o sulle spiagge.
La posizione di Forza Italia
Forza Italia, alleato di governo, ha espresso riserve sulla proposta di un condono edilizio. Tuttavia, il partito non esclude la possibilità di interventi mirati nell’ambito di una più ampia proposta di legge sulla rigenerazione urbana. Questa legge avrebbe l’obiettivo di incentivare la riqualificazione di edifici vecchi o in disuso.
La reazione di FdI
Il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, ha espresso scetticismo riguardo alla proposta di Salvini, sottolineando che si tratta di una regolarizzazione di piccole difformità e non di un vero e proprio condono. Il partito attende ulteriori dettagli prima di esprimere un giudizio definitivo.
Le Opposizioni
Dall’opposizione non si è fatta attendere una netta presa di posizione, con la proposta di condono edilizio che è stata definita “criminogena”. I Verdi hanno annunciato “barricate” per ostacolare la misura, mentre il capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia, ha liquidato l’uscita di Salvini come “un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra”.