In vigore le nuove regole e semplificazioni in tema di successioni e imposte di registro approvate dal Governo nell’ambito della riforma fiscale.
La recente riforma fiscale in Italia ha introdotto significative modifiche alle normative riguardanti le successioni e le imposte di registro. Il Decreto Legislativo n. 139 del 18 settembre 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 2 ottobre 2024, entrerà in vigore dal 4 ottobre 2024 con applicazione dal 1° gennaio 2025. Questo provvedimento mira a semplificare le procedure e ad armonizzare le esenzioni, con l’obiettivo di razionalizzare e modernizzare il sistema tributario. Tra le novità più rilevanti, si segnala l’introduzione del principio di autoliquidazione dell’imposta sulle successioni per gli eredi sotto i 26 anni, che potranno anticipare le somme necessarie per il pagamento dell’imposta, garantendo una maggiore flessibilità nella gestione del tributo. Inoltre, le liberalità d’uso, come le spese di educazione e mantenimento, saranno escluse dall’imposizione fiscale, e le donazioni indirette saranno soggette a tassazione solo se superano determinate franchigie di valore.
Successioni: cosa cambia
Tra le nuove semplificazioni in materia di successioni c’è il caso dell’erede unico di età anagrafica non superiore ai 26 anni: in questa fattispecie le procedure e gli adempimenti si snelliscono. Banche e altri intermediari finanziari devono infatti consentire lo sblocco delle attività oggetto di successione anche prima della presentazione della relativa dichiarazione da parte del giovane erede, purché nell’asse ereditario vi siano beni immobili. Lo svincolo deve riguardare però le sole somme necessarie all’erede per versare le imposte catastali, ipotecarie e di bollo dovute per il trasferimento a suo favore di tali beni immobili ereditati per successione.
Donazioni e trasferimenti in vita
In tema di donazioni in vita, invece, un’altra novità stabilita dal nuovo decreto è che tali atti non entrino nell’asse ereditario ai fini della base imponibile delle successioni. In particolare, il trasferimento d’azienda in ambito familiare diventa esentasse.
Aliquote d’imposta sui trust
In materia di tassazione dei Trust, infine, le regole si semplificano in questo modo: se il disponente o il trustee versano il tributo dovuto al momento del conferimento dei beni o all’apertura della successione ma in assenza di una chiara definizione della categoria dei beneficiari – classe di parenti o affini per i quali la tassazione (aliquota e franchigia) è omogenea – viene applicata l’aliquota più elevata senza tenere conto delle franchigie. In questo modo viene assicurata un’equa tassazione.