Durante l’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Piano strutturale di bilancio, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato nuove misure volte a mitigare l’impatto del Superbonus sui conti pubblici. Tra le azioni previste, spiccano interventi sul catasto per:
- Identificare e regolarizzare gli immobili non censiti, i cosiddetti “immobili fantasma”;
- Aggiornare le rendite catastali degli edifici che hanno beneficiato del Superbonus.
Sebbene nella manovra non siano specificate misure per l’aggiornamento delle rendite catastali, il Piano strutturale di bilancio considera il recupero dell’evasione immobiliare una priorità da perseguire tra il 2026 e il 2028.
Non si parla di un aumento diretto delle imposte, ma di una revisione degli estimi catastali in linea con i miglioramenti sismici ed energetici apportati agli immobili. Questo significa che:
- I proprietari di seconde e terze case ristrutturate con bonus edilizi potrebbero pagare una quota maggiore di IMU ai comuni;
- In caso di compravendita, aumenteranno le imposte di registro e IVA.
Chiarimenti e obblighi di dichiarazione
L’obiettivo è rafforzare quanto previsto dalla precedente Legge di Bilancio, che introduce l’obbligo di dichiarare variazioni catastali per le unità immobiliari sottoposte a interventi di Superbonus (articolo 1, commi 86 e 87).
La circolare 13/E/2024, pubblicata il 13 giugno, ricorda che i contribuenti erano tenuti a dichiarare le modifiche alle caratteristiche dei propri immobili per consentire la revisione delle rendite. L’Agenzia delle Entrate, attraverso specifiche liste selettive, sta verificando l’avvenuta presentazione delle dichiarazioni previste dal D.M. 701/1994.
Sistemi integrati e controlli incrociati
Il Piano strutturale di bilancio prevede inoltre di integrare il catasto con il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (APE). Questo permetterà di incrociare i dati energetici con quelli catastali, obbligando i proprietari che hanno migliorato la classe energetica dei propri immobili grazie ai bonus edilizi a rivedere la rendita catastale.
Stimolo alla regolarizzazione e sanzioni
Per incentivare la regolarizzazione, l’Agenzia delle Entrate invierà specifiche comunicazioni ai contribuenti che non hanno dichiarato le variazioni catastali, come previsto dall’articolo 1, commi 634-636, della legge 190/2014.
Se entro 90 giorni dall’avviso non verranno sanate le irregolarità, l’Agenzia potrà intervenire in surroga per aggiornare le rendite catastali e applicare sanzioni.