Nella compravendita di un immobile, il compromesso (o contratto preliminare) rappresenta un passaggio importante, ma non obbligatorio. Attraverso questo accordo, le parti si impegnano a stipulare successivamente il contratto definitivo di vendita (rogito). Tuttavia, cosa accade se si decide di saltare questa fase? Quali vantaggi o rischi ne derivano? Ecco un’analisi dettagliata.
Qual è la Funzione del Compromesso?
Il trasferimento di proprietà di un immobile è un processo complesso che richiede numerose attività preliminari. Il venditore deve reperire documentazione essenziale, come l’atto di provenienza, il certificato di prestazione energetica, eventuali attestazioni condominiali, planimetrie e titoli edilizi. Inoltre, deve organizzare il proprio trasferimento e trovare una nuova sistemazione. Dall’altra parte, l’acquirente potrebbe dover attendere l’approvazione del mutuo, la scadenza di un contratto di locazione o completare altre pratiche amministrative, come il trasferimento di residenza.
Il contratto preliminare risponde all’esigenza di entrambe le parti di “bloccare l’affare” una volta concluse le trattative, pur non essendo ancora pronte per il rogito. In questo modo, si vincolano reciprocamente alla futura stipula del contratto definitivo, concedendosi il tempo necessario per adempiere a tutti i preparativi richiesti.
È Possibile Acquistare un Immobile Senza il Compromesso?
Sì, in teoria è possibile finalizzare la compravendita senza passare attraverso un contratto preliminare. In questo caso, venditore e acquirente si recano direttamente dal notaio per stipulare il rogito, trasferendo immediatamente la proprietà.
Tuttavia, questa soluzione è praticabile solo se tutta la documentazione necessaria è già pronta, inclusi atti di provenienza, certificati energetici e l’eventuale erogazione del mutuo. Senza tali garanzie, il rischio di imprevisti potrebbe compromettere l’intera transazione.
I Vantaggi del Compromesso
Il contratto preliminare si rivela spesso la scelta più prudente per entrambe le parti. Questo accordo, che può essere redatto come scrittura privata (salvo il caso di immobili in costruzione, per cui è richiesta la presenza di un notaio), garantisce che l’affare sia vincolato, permettendo nel frattempo di:
organizzare i traslochi del venditore e dell’acquirente;
- raccogliere e verificare tutta la documentazione necessaria al rogito;
- effettuare eventuali rilievi tecnici o lavori di manutenzione;
- attendere la definitiva delibera del mutuo.
Senza un preliminare, entrambe le parti potrebbero trovarsi esposte a rischi, come il ritiro improvviso di una delle due o l’emergere di problematiche burocratiche non ancora risolte. Il compromesso, quindi, tutela sia il venditore che l’acquirente, riducendo l’incertezza della transazione.
Conclusione
Sebbene non sia un passaggio obbligatorio, il compromesso nella compravendita immobiliare offre maggiore sicurezza e tempo per organizzare tutti gli aspetti pratici della transazione. La sua stipula è quindi altamente consigliata per evitare problematiche e garantire che l’acquisto o la vendita di un immobile avvenga senza intoppi.