Capita spesso come detto che in sede di acquisto di una casa, ci si rivolga ad un Agente Immobiliare. La mediazione immobiliare alla stregua di qualsiasi altra mediazione tra chi acquista un bene o un servizio e chi lo vende è effettuata dietro compenso.
Proprio questo compenso determina la spesa che una volta sostenuta, da diritto al contribuente ad usufruire della detrazione fiscale.
Per la stagione reddituale 2021, le spese di intermediazione immobiliare devono essere state sostenute nell’anno di imposta precedente, cioè nel 2020. In pratica il corrispettivo pagato all’Agente immobiliare può essere scaricato dall’Irpef, andando a ridurre l’eventuale Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche che il contribuente avrebbe da versare dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Detrazione per intermediazione immobiliare, sempre al 19%
La detrazione per intermediazione immobiliare rientra nel perimetro di tutte le altre detrazioni al 19%. In pratica si può scaricare dal reddito 2021 il 19% di quanto speso nel 2020 per il servizio reso dall’Agenzia di Intermediazione Immobiliare. Non ci sono particolari cose da sapere per poter detrarre questa spesa sostenuta perché i compensi dell’Agente da scaricare possono essere di qualsiasi tipo.
L’unico vincolo è che essi non possono superare la soglia di 1.000 euro. In pratica come spesa di intermediazione immobiliare si può recuperare massimo 190 euro come credito fiscale. Naturalmente è l’acquirente che può scaricare questa spesa dal reddito o al massimo un familiare a suo carico se la spesa è stata sostenuta materialmente da quest’ultimo.
Il pagamento del corrispettivo all’Agenzia deve essere fatto con strumenti tracciabili.
Va sottolineato che per poter godere della detrazione, oltre a conservare la fattura dell’Agenzia su cui ci saranno i dati del pagamento e le modalità e la ricevuta del Pos, occorre anche che ci sia una dichiarazione in cui si evinca che nell’atto di compravendita immobiliare ci si è avvalsi dell’assistenza dell’intermediario.