Grazie alla Legge di Bilancio 2025, infatti, ci sono ora due anni di tempo per trovare un nuovo acquirente, e non più solo 12 mesi come previsto fino alla fine del 2024.
Il raddoppio dei termini vale per tutti gli atti stipulati dal 1° gennaio 2024, come chiarito dall’Agenzia delle entrate con la risposta 127 del 5 maggio 2025. L’Agenzia ha infatti sottolineato che la legge di Bilancio 2025 non ha previsto che questa novità sia valida solo per gli atti stipulati dal 1° gennaio 2025 in poi. Di conseguenza il raddoppio del termine si applica per tutti gli atti per i quali il precedente termine di un anno non risulti scaduto al 31 dicembre 2024. Così ad esempio chi ha comprato una nuova prima casa il 25 gennaio 2024 e non è riuscito a rivendere quella già posseduta, ha tempo fino al 25 gennaio 2026 per non perdere le agevolazioni.
Confermati per il resto i requisiti per aver diritto alle agevolazioni, che si possono ottenere già al momento del compromesso quando si compra dal costruttore. Diritto anche al credito d’imposta per il nuovo acquisto
Agevolazioni prima casa: lo sconto sulle tasse
L’agevolazione prima casa, lo ricordiamo, è riconosciuta esclusivamente sulle case non di lusso, escluse quindi le categorie catastali A/1, A/8, e A/9.
L’agevolazione consiste nella riduzione al 2%, dal 9% ordinario, dell’imposta di registro per chi acquista da un privato. Se si compra da un’impresa, invece, l’IVA è ridotta al 4%, rispetto al 10% che si paga sugli altri immobili.
Le stesse agevolazioni sono previste per le pertinenze della prima casa, una per ciascuna categoria catastale C2 (cantine e soffitte), C/6 (box), (C/7) posti auto scoperti. Comprando dal costruttore si ha diritto a pagare l’IVA ridotta anche sugli acconti, rilasciando le relative dichiarazioni sul possesso dei requisiti per ottenere le agevolazioni.
I requisiti da dichiarare al notaio
Per poter ottenere lo sconto sulle tasse, requisito necessario è quello di non possedere altre case nello stesso Comune in via esclusiva, o in comunione con il coniuge, oppure altri immobili già acquistati con le stesse agevolazioni.
Agevolazione ammessa, invece, anche se si è proprietari nel Comune nel quale si trova la casa da acquistare di un appartamento ereditato in comproprietà con altri soggetti, oppure se si possiede una casa in nuda proprietà. Non è di ostacolo alle agevolazioni neanche il possesso di un’altra casa in piena proprietà ma avuta in eredità o in donazione in un altro Comune.
Il possesso dei requisiti va dichiarato al momento del rogito e il notaio lo deve indicare nell’atto.
Più tempo per rivendere
Se invece non si hanno questi requisiti in quanto si possiede già una casa acquistata con le agevolazioni, è possibile avere lo sconto sulle tasse anche per il nuovo acquisto solo se si vende l’appartamento che già si possiede.
Anche in questo caso occorre fare una specifica dichiarazione al notaio, vale a dire l’impegno a vendere il vecchio appartamento. Vendita che fino al 31 dicembre 2024 doveva essere fatta entro dodici mesi, e per la quale invece ora, per il 2025, il termine raddoppia. Il comma 116 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2025, infatti, ha portato da uno a due anni la scadenza ultima per effettuare la vendita.